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Alimentazione nel rest day

Alimentazione nel rest day
Quanto è importante l’alimentazione nel rest day? Scopri come strutturare il piano nutrizionale anche nella giornata di sgarro senza vanificare gli sforzi fatti

Il rest day, o giorno di riposo, è una componente fondamentale di qualsiasi programma di allenamento ben strutturato. Durante queste giornate, l’organismo ha l’opportunità di recuperare dallo stress fisico indotto dall’attività sportiva e di attivare i processi fisiologici necessari alla riparazione e crescita muscolare. Contrariamente alla percezione comune secondo cui l’apporto calorico e nutrizionale possa essere trascurato nei giorni in cui non ci si allena, il rest day rappresenta invece un momento strategico per ottimizzare l’adattamento dell’organismo e favorire la cosiddetta supercompensazione.

L’alimentazione nel giorno di riposo richiede quindi una pianificazione attenta, mirata a sostenere i processi anabolici, modulare l’infiammazione, regolare il metabolismo ormonale e garantire un corretto bilancio energetico. In questo approfondimento analizzeremo l’importanza dell’alimentazione nel rest day, il ruolo del bilancio calorico, le scelte nutrizionali più efficaci e il possibile utilizzo di integratori specifici per massimizzare i benefici del recupero.

L'importanza dell'alimentazione per la supercompensazione

La supercompensazione è un principio cardine della fisiologia dell’allenamento, secondo cui l’organismo, dopo un carico fisico, si adatta migliorando le proprie capacità funzionali oltre il livello iniziale. Questo processo non avviene durante l’esercizio fisico, bensì durante il recupero: è qui che entrano in gioco i meccanismi di riparazione tissutale, riequilibrio ormonale e ricostituzione delle riserve energetiche.

Per sostenere efficacemente la supercompensazione, l’alimentazione nel rest day deve rispondere ad alcuni obiettivi specifici:

  1. Rifornimento delle riserve di glicogeno
    Dopo sessioni intense, in particolare nel contesto di sport di resistenza o allenamento ad alta intensità, le riserve di glicogeno muscolare possono risultare parzialmente esaurite. L’assunzione di carboidrati a medio e basso indice glicemico durante il giorno di riposo è cruciale per il ripristino ottimale del glicogeno, migliorando la prestazione nella sessione successiva.
  2. Supporto alla sintesi proteica muscolare
    Anche in assenza di stimolo meccanico, il muscolo continua a sintetizzare nuove proteine durante il rest day. Un adeguato apporto proteico – distribuito nell’arco della giornata – contribuisce alla riparazione delle microlesioni muscolari e al mantenimento della massa magra. La letteratura scientifica suggerisce un target di circa 1,6-2,2 g di proteine per kg di peso corporeo al giorno, anche nei giorni di riposo.
  3. Controllo dell’infiammazione e dello stress ossidativo
    L’introduzione di grassi “buoni” (omega-3 da pesce azzurro, noci, semi di lino), vitamine antiossidanti (C, E) e polifenoli (presenti in frutti di bosco, tè verde, cacao amaro) può modulare la risposta infiammatoria e contrastare lo stress ossidativo derivante dall’esercizio
  4. Supporto ormonale
    Il sonno, l’alimentazione e il recupero fisico interagiscono profondamente con l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. Mantenere un apporto energetico adeguato nel rest day previene l’attivazione di meccanismi di compensazione come l’aumento del cortisolo o la riduzione del testosterone.

Bilancio calorico nel rest day: mantenere o adattare?

Uno dei principali dubbi tra sportivi e atleti è se modificare l’introito calorico nel giorno di riposo. La risposta dipende da vari fattori, tra cui l’obiettivo (ipertrofia, ricomposizione corporea, definizione), il volume totale di allenamento settimanale e la sensibilità individuale.

In contesti in cui l’obiettivo è incrementare la massa muscolare o massimizzare il recupero tra sessioni ad alta intensità (es. atleti agonisti, programmi ad alto volume), mantenere lo stesso apporto calorico anche nel giorno di riposo è spesso consigliabile. Questo perché i processi di riparazione muscolare, sintesi proteica, e ricostituzione del glicogeno sono attivi e richiedono substrati energetici.

  • I carboidrati possono essere leggermente ridotti, privilegiando fonti a basso indice glicemico (es. avena, legumi, riso integrale);
  • Le proteine devono essere distribuite equamente nei pasti, privilegiando fonti ad alto valore biologico;
    I grassi insaturi possono essere lievemente aumentati per sostenere la produzione ormonale e modulare l’infiammazione.

In soggetti in fase di definizione o con composizione corporea da migliorare (es. percentuale di massa grassa elevata), può essere opportuno ridurre leggermente l’apporto calorico nel giorno di riposo, modulando in particolare la quota di carboidrati.

Tuttavia, tale riduzione deve essere moderata (non oltre il 10-15% del TDEE) e mai a scapito dell’apporto proteico. Un deficit calorico eccessivo nei giorni di recupero rischia di compromettere la sintesi proteica e favorire processi catabolici.

Nel contesto diete cicliche o approcci come la carb cycling, il giorno di riposo può essere sfruttato come giorno di refeed, ossia un’occasione per aumentare l’apporto di carboidrati in modo controllato, stimolando la leptina e prevenendo l’adattamento metabolico. Questo approccio, tuttavia, richiede una pianificazione avanzata e il monitoraggio da parte di un professionista.

Integratori per il rest day

L’assunzione di integratori non è limitata ai giorni di allenamento. Al contrario, in alcune situazioni specifiche, l’utilizzo strategico di integratori nel rest day può ottimizzare il recupero e sostenere i processi di adattamento.

Le proteine del siero del latte (whey), della caseina o vegetali possono essere utili per garantire l’apporto proteico quotidiano, soprattutto nei soggetti con difficoltà a raggiungere i fabbisogni attraverso la sola alimentazione. In particolare, la caseina micellare, a rilascio lento, è indicata prima del sonno per sostenere la sintesi proteica notturna.

Gli acidi grassi polinsaturi omega-3 hanno effetti anti-infiammatori documentati. L’integrazione con EPA e DHA può ridurre i dolori muscolari post-allenamento (DOMS), migliorare la fluidità delle membrane cellulari e sostenere la salute cardiovascolare.

La creatina non è utile solo nei giorni di attività fisica. L’assunzione regolare (3-5 g al giorno) garantisce la saturazione delle riserve intramuscolari, supportando il recupero e la ricostituzione delle scorte energetiche. La sua funzione nei rest day è quella di mantenere la disponibilità di fosfocreatina e di sostenere l’integrità muscolare.

Questi minerali sono coinvolti nella funzione muscolare, nella sintesi proteica e nel bilancio ormonale. Il magnesio, in particolare, favorisce il rilassamento neuromuscolare e la qualità del sonno. Lo zinco supporta la funzione immunitaria e la produzione di testosterone.

La curcumina, principio attivo della curcuma, è nota per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. L’assunzione sotto forma di integratore (con piperina per migliorarne la biodisponibilità) può aiutare nei giorni successivi ad allenamenti intensi. Anche altri composti come la quercetina o gli estratti di frutti rossi possono essere utili.

La salute intestinale è strettamente collegata alla regolazione immunitaria, all’assorbimento dei nutrienti e all’efficienza metabolica. Nei giorni di riposo, i probiotici possono contribuire al mantenimento dell’equilibrio della flora batterica, migliorando la digestione e riducendo l’infiammazione intestinale di basso grado.

L’alimentazione nel rest day non deve essere trascurata né approssimata. Al contrario, rappresenta un momento chiave per favorire il recupero, la supercompensazione e l’efficacia globale del piano di allenamento. Un corretto apporto di nutrienti, bilanciato in funzione dell’obiettivo, consente di ottimizzare la sintesi proteica, ricostituire le riserve energetiche e ridurre lo stress ossidativo.

Il bilancio calorico può essere mantenuto o leggermente ridotto in base al contesto, ma la qualità degli alimenti rimane centrale. L’integrazione, se ben pianificata, può rappresentare un valido supporto per migliorare il recupero e preservare la salute muscolare e metabolica.

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