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Alanina aminotransferasi: cos’è e a cosa serve

COLLABORATORE
14 Settembre 2023
Scopri cos’è l’alanina aminotransferasi (ALT), a cosa serve e quando preoccuparsi per i suoi valori troppo bassi o troppo alti.
L’alanina aminotransferasi (ALT) (chiamata anche glutammato-piruvato transaminasi o GPT) è un enzima presente principalmente nel fegato ma anche in altri tessuti come miocardio, muscolo scheletrico e rene. Un aumento della sua concentrazione sierica è considerato un importante indice di danno epatico; pertanto, permette di valutare la funzionalità epatica.

L’enzima alanina aminotransferasi appartiene alla famiglia delle transaminasi, un gruppo di enzimi ubiquitari, definiti in tal modo dal momento che si possono trovare in ogni parte del nostro organismo. In particolare, le transaminasi intervengono nella trasformazione degli aminoacidi in altri aminoacidi e in energia utile all’organismo, ad esempio durante lo sforzo fisico. Questo processo si chiama transaminazione.

L’alanina aminotransferasi, come accennato, viene dosata nel sangue soprattutto per valutare la salute del fegato, poiché il livello di questo enzima aumenta in presenza di un danno epatico. Concentrazioni elevate di ALT possono anche essere associate ad altri problemi, ad esempio patologie cardiache o lesioni muscolari.

ALT come marker dello stato di salute del fegato

Le aminotransferasi ALT e AST (aspartato aminotransferasi o SGOT-transaminasi sierica glutammico ossalacetica) sono gli indicatori più frequentemente misurati di malattia epatica e i loro valori sono particolarmente utili nella diagnosi delle malattie epatocellulari acute, come l'epatite. Essendo l'ALT maggiormente presente nel fegato, è un indicatore più specifico del danno epatocellulare rispetto all'AST.

Generalmente, aumenti simultanei sia di ALT che di AST potrebbero definire un quadro di necrosi degli epatociti. L’entità dell’aumento delle aminotransferasi ha poco valore nel predire l’esito di un danno epatocellulare acuto, ma può essere utile per individuare la causa della malattia epatica.
  • Livelli fino a otto volte quelli normali non sono specifici e possono essere riscontrati in qualsiasi tipo di malattia epatica.
  • Nella malattia epatica indotta dall'alcol, ad esempio, i valori delle transaminasi raramente superano le 300 U/L1. Tuttavia, livelli di otto o più volte quelli normali in un paziente alcolista dovrebbero far sospettare un processo patologico come l'epatite virale, una malattia epatica indotta da farmaci o l'epatite ischemica.
  • I livelli più elevati di aminotransferasi si riscontrano nel danno epatocellulare dovuto a ischemia, insufficienza cardiaca acuta o necrosi epatocitaria indotta da farmaci.
  • Nell'ostruzione acuta del dotto biliare, come nel caso del passaggio di un calcolo biliare, i livelli di ALT e AST possono aumentare notevolmente.
  • Nell’epatite virale acuta, l’aumento dei livelli di AST e ALT può precedere l’aumento del livello di bilirubina di circa una settimana.
Il rapporto AST-ALT può avere inoltre un valore diagnostico importante: un rapporto di 3:1 è altamente indicativo di malattia epatica indotta dall'alcol (un rapporto di 2:1 è osservato fino al 70% dei pazienti con malattia epatica indotta dall'alcol). In altri tipi di malattia epatica, il rapporto AST-ALT è solitamente inferiore a 1, sebbene si possano osservare rapporti superiori in pazienti con malattia epatica non alcolica che hanno cirrosi.

Cosa significa avere l’alanina aminotransferasi alta?

In alcuni casi può essere prescritto l’esame dell’ALT, ad esempio per verificare un eventuale danno al fegato. I più comuni sintomi di un’alterazione delle transaminasi possono essere: inappetenza, stanchezza persistente, nausea, vomito, dolori addominali e in caso di conclamati problemi epatici anche l’ingiallimento di pelle e delle sclere, una condizione dovuta spesso all’ittero, causato dall'eccessivo innalzamento dei livelli di bilirubina nel sangue spia di un funzionamento non ottimale del fegato.

Le cause dell’alanina aminotransferasi alta possono essere diverse, tra cui un danno epatico, un problema cardiaco, un disturbo renale, malattie infettive, abuso di alcool e farmaci. Un ALT elevato potrebbe essere un segnale di preoccupazione che richiede maggiori accertamenti per indagare l’origine di questa anomalia e trattarla in modo adeguato.

I valori normali di alanina aminotransferasi sono:
  • fino a 50 U/L per gli uomini;
  • fino a 40 U/L per le donne.

Le cause dell’alanina aminotransferasi bassa

Livelli bassi di enzima solitamente non dovrebbero destare particolari preoccupazioni, L’alanina aminotransferasi bassa può essere dovuta, ad esempio, a una carenza di vitamina B6 o all’uremia, una condizione patologica in cui i reni non riescono più ad eliminare i prodotti tossici di scarto.

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Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali, hanno carattere divulgativo e orientativo e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata e prima di assumere integratori è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un professionista esperto di nutrizione.

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