Una restrizione calorica eccessiva fa sì che il corpo entri in modalità “carestia”. L’organismo si protegge diventando estremamente efficiente nell'assorbire e immagazzinare più calorie dall’alimentazione. Contemporaneamente, conserva deliberatamente l’energia immagazzinata e ne brucia meno.
Le diete drastiche influiscono negativamente anche sulla funzione tiroidea, riducendo i livelli di T3. Anche altri ormoni sono influenzati dalla rapida perdita di peso. Durante e dopo una dieta drastica, il cortisolo, l'ormone dello stress, aumenta, creando infiammazione, rallentando il metabolismo e rendendo il corpo più efficace nell'immagazzinare il grasso.
Una rapida perdita di peso può anche causare un calo della leptina, l'ormone della sazietà, o renderci più resistenti. Quando questo avviene, ci si sente più affamati ed è probabile che si mangi di più. Una restrizione calorica eccessiva può anche aumentare i livelli di grelina, l’ormone della fame.
I ricercatori hanno scoperto che una dieta drastica riduce il metabolismo molto più di una perdita di peso più graduale. E, dopo una dieta drastica, il metabolismo rimane lento, a volte per molto tempo.
La migliore attività per aumentare il metabolismo è costruire muscoli. Aumentare la massa muscolare con esercizi di sovraccarico come sollevamento pesi, macchine di resistenza o usando il proprio peso corporeo come nel pilates o lo yoga, può aumentare il tasso metabolico basale. L’allenamento della forza può anche aiutare a proteggere il metabolismo mentre si segue una dieta ipocalorica. Uno studio ha visto come donne che seguivano una dieta ipocalorica, ma che facevano allenamento di resistenza, potevano perdere peso preservandosi dalla diminuzione del metabolismo, rispetto alle donne che facevano esercizio aerobico o non facevano alcun esercizio. Quindi aumentare sì, ma sempre con attenzione e moderazione, senza cadere in eccessi opposti: si raccomanda sempre di evitare periodi prolungati di intenso esercizio aerobico, perché questo creerebbe uno squilibrio ormonale a carico principalmente dei livelli di cortisolo. Un cortisolo elevato ha la tendenza di influenzare negativamente la capacità metabolica, aumentando anche i livelli di insulina e glucosio nel sangue. Un’ottima modalità di fare esercizio aerobico utile per il metabolismo può essere l’allenamento ad intervalli ad alta intensità (HIIT). È possibile ulteriormente dare una spinta al metabolismo sforzandosi di aumentare il proprio NEAT e quindi adottando uno stile di vita globalmente più attivo (ad es. andare a piedi invece che usare i mezzi o l’auto e fare le scale invece che usare l’ascensore).
Dopo una dieta molto restrittiva, occorre optare per una dieta sana e maggiormente ricca di nutrienti. Sarebbe bene seguire un tipo di dieta Mediterranea preferendo frutta e verdura di stagione, cereali integrali, grassi buoni da frutta secca e pesce azzurro, proteine nobili ma anche vegetali dai legumi. Bisognerebbe non saltare mai i pasti, distribuendo correttamente e in modo equilibrato le calorie giornaliere in 5 pasti. Inoltre, bisognerebbe anche prestare attenzione alla salute dell’intestino. Un intestino sano può digerire e immagazzinare il cibo in modo più efficiente, bruciare energia quando necessario ed eliminare le scorie.
Gli integratori termogenici contengono ingredienti naturali progettati per stimolare il metabolismo e aumentare la combustione dei grassi. Di frequente gli integratori più famosi includono caffeina, tè verde, capsaicina e altri estratti vegetali. Sebbene questi ingredienti abbiano certamente piccoli effetti positivi sul metabolismo, non è attualmente chiaro se questi effetti siano abbastanza significativi da aiutare le persone a perdere peso o grasso corporeo, o incrementarne il metabolismo.
Poiché le diete drastiche e l’effetto “yo-yo” possono scatenare l’ipotiroidismo, una valutazione approfondita della tiroide è essenziale per la salute metabolica. Ciò può individuare un caso di ipotiroidismo precedentemente non diagnosticato, o identificare il trattamento ottimale per un attuale ipotiroidismo. Se si è ipotiroidei, è essenziale collaborare con uno specialista endocrinologo per valutare un trattamento sostitutivo dell'ormone tiroideo e per supportare il metabolismo e la perdita di peso.
Lo stress non gestito aumenta i livelli di cortisolo, influenzando negativamente il glucosio, l’insulina e il metabolismo. Nello specifico, livelli cronicamente elevati di cortisolo favoriscono l’accumulo di grasso addominale, contribuendo alla resistenza all’insulina e all’aumento di peso, fino a sfociare nella sindrome metabolica. Ciò che si fa per gestire lo stress dipende da quali metodi funzionano meglio per noi stessi. La meditazione, il lavoro sulla respirazione, lo yoga, il tai chi, suonare uno strumento musicale o fare passeggiate in natura sono tutte valide attività per ridurre lo stress.
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali, hanno carattere divulgativo e orientativo e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata e prima di assumere integratori è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un professionista esperto di nutrizione.